Vegetale

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Tetti verdi e facciate vegetali costituiscono la nuova frontiera del rapporto tra natura e architettura, cui la tecnica ha dato concretezza operativa aprendo possibilità inaspettate al desiderio primario dell’uomo di vivere nella natura e con la natura. Così inteso l’elemento vegetale non è più sfondo scenografico, ma componente del progetto come ogni altro materiale.
Le coperture verdi rappresentavano già nei cinque punti della nuova architettura di Le Corbusier un principio cardine dei tetti piani, immaginati per migliorare la vita dell’uomo all’interno delle città. Oggi una tecnologia matura consente a questa soluzione di fornire prestazioni significative per l’organismo edilizio contribuendo, tra i diversi vantaggi forniti, all’isolamento termico e a mitigare la temperatura dell’ambiente circostante, collaborando alla qualità del sistema insediativo nel suo complesso, segno di condivisione allargata a quei principi di sostenibilità cui la sfida ambientale chiede di aderire.
Un analogo principio caratterizza l’impiego delle facciate vegetali, siano esse semplici applicazioni di piante rampicanti o discendenti ai muri, o i più complessi vertical gardens, in cui le radici delle piante sono collocate direttamente sulle pareti all’interno di feltri o altri supporti.
I sistemi si sono in questi anni moltiplicati per ottenere un completo rivestimento delle superfici interessate ma pur tra notevoli differenze la caratteristica comune rimane la necessità di irrigare e alimentare con continuità le piante, spesso esotiche e dotate di radici aeree per eliminare la presenza del terreno, alleggerendo in questo modo il peso dell’elemento da collegare alle pareti. Colorati e mutevoli i “muri” verdi filtrano le polveri e assorbono alcuni tra i principali inquinanti emessi in atmosfera oltre ad avere un effetto schermante al sole se posti davanti ad elementi vetrati.
E poi? Il futuro ci è già venuto incontro, con i progetti delle vertical farms, edifici destinati a produrre i nostri alimenti (animali e vegetali) all’interno delle metropoli, trasformando in realtà ormai prossima la casa di marzapane e cioccolata di Hänsel e Gretel.
(V.T.)