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Dinamismo di una prua

11 Giugno 2021


Nel libro “Comporre l’architettura”, la referenzialità diretta – come ci espone Franco Purini – esprime i contenuti dell’opera, ad esempio ciò che in un racconto o in una pellicola cinematografica è rappresentato dalla trama o, in un edificio…...dai suoi particolari costruttivi e decorativi. Proprio da quest’ultima nasce l’idea di realizzare un trittico fotografico dal titolo “Dinamismo di una Prua” con l’intento di omaggiare uno dei luoghi simbolo per eccellenza di Roma, l’isola Tiberina, denominata anche la Nave di Pietra. Da sempre rappresenta quella parte di città immersa nel fiume Tevere che vede la presenza di resti litici di una prua di nave romana attribuita dalla leggenda alla struttura monumentale del tempio di Esculapio. L’ipotizzata opera di arginatura perimetrale dell’isola Tiberina sarebbe stata delineata a foggia di nave per alludere al movimento della stessa nelle acque del fiume, contribuendo nel corso dei secoli ad ispirare vedutisti ed incisori nelle personali interpretazioni artistiche del luogo; tra i più rilevanti la nave con il tempio di Esculapio di N. Van Aelst e la fantastica prua litica di G. B. Piranesi, preziose fonti d’ispirazione per la fase  ideativa del trittico fotografico.

 


Claudio Nardulli  - Dinamismo di una prua2021

 

Nell’analisi del processo compositivo che opera nella sequenza delle immagini fotografiche, risulta evidente che nell’avvincente confronto con la mitica Nave di Pietra, realizzata totalmente in travertino, le stesse immagini, nel proprio limite percettivo, vogliono ambire alla materialità che si sviluppa nella tridimensionalità di una forma; riproducono in forza della loro giustapposizione un’instabilità concettuale, rappresentata dall’insieme del tema dato, che allude ad un prua e al proprio movimento in acqua. Il tutto si evidenzia visivamente nell’opera con un illusorio effetto oscillante e mutevole, quindi dinamico; l’immagine non è fissata a priori ma viene formandosi gradualmente. Nella fruizione estetica plastico/spaziale la prua, avvolta dalla totalità della luce, si rivela allo sguardo attraverso la materialità delle superfici di travertino e gli effetti chiaroscurali; gli evidenti ricorsi orizzontali, che ne enfatizzano la forma, richiamano ad una lettura tipologica strutturale che si evidenzia nel fasciame dello scafo delle navi del passato, ed anche nei rigorosi e geometrici rivestimenti litici dell’architettura Razionalista.


Claudio Nardulli


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ISSN 2239-6063

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