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Un tempio, gli dei, gli eroi

22 Luglio 2010


Studio grafico di Manuel Aires Mateus per il nuovo padiglione Pibamarmi al Marmomacc 2010.

 

Un tempio in pietra per gli dei di pietra. L’idea di un recinto sacro, elevato a definire una concatenazione di spazi riservati e gerarchici, ispira il nuovo progetto di exhibit design firmato da Manuel Aires Mateus per Pibamarmi al Marmomacc 2010.

L’allestimento è costituito da muri in cui la materia litica, levigata e monocromatica, si stratifica in dispositivi rettificati che reinterpretano stilizzandole le opere murarie delle architetture greco-ellenistiche; i setti racchiudono una cella centrale e individuano spazi laterali pensati per proteggere e rivelare al contempo monoliti raffinati e preziosi, che vivono un rapporto d’elezione con l’elemento liquido. Questi pezzi di design sono gli oggetti di culto del rituale contemporaneo legato alla cura del corpo e prendono forma dalla pietra naturale per essere contemplati e toccati, per infondere con la loro presenza suggestioni e sensazioni di armonia e benessere.

Al cospetto di questi nuovi dei, nel silenzio e in un’atmosfera luminosa soffusa, sono ammessi gli eroi, i visitatori che sanno comprendere il rituale della pietra e che sono invitati ad entrare per vivere un rapporto privilegiato con la divinità assumendone in parte le virtù.

 

Studi grafici di Manuel Aires Mateus per il nuovo padiglione Pibamarmi al Marmomacc 2010.


BIOGRAFIA MANUEL AIRES MATEUS

Manuel Aires Mateus nasce a Lisbona nel 1963 dove si laurea alla Facultad de Arquitectura de la Universidade Tecnica nel 1986. Inizia la collaborazione con l’architetto Gonçalo Byrne dal 1983 e tale esperienza si rivela fondamentale per la sua formazione professionale. Nel 1988 fonda, con il fratello Francisco, lo studio Aires Mateus & Associados. La formazione nell’ambiente della cultura architettonica portoghese contemporanea, contrassegnata da maestri come Tavora, Siza, Souto de Moura e Byrne non ha impedito ai fratelli Aires Mateus di elaborare uno stile personale, caratterizzato fin dagli esordi da un’evidente riconoscibilità. L’architettura dei Mateus si basa infatti su una ricerca dello spazio e della materia che, pur riconoscendo nella massa la sua principale ragione d’essere, mira a superare la gravità per affermare una sostanziale smaterializzazione della costruzione architettonica.

Tra le opere più significative realizzate dallo studio figurano numerose case private e importanti opere pubbliche quali la Residencia de estudiantes de la Universidade de Coimbra (1999), il Centro Cultural de Sines (2000), il Rectorado de la Universidade Nova a Lisbona (2001), le librerie Almedina (2000-2002), il Museo del Faro a Cascais (2003), il Museo de Arquitectura (2006) e gli Edifícios de Escritórios a Lisbona (2008).

Dal 1997 Manuel Aires Mateus è professore cattedratico all’Università di Lisbona; tra il 2002 e il 2005 è stato inoltre Visiting Professor alla Graduate School of Design di Harvard. Dal 2001 è professore presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio.

 

di Davide Turrini

 

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