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Edra. Design Factory

14 Maggio 2012

Vermelha, Fernando e Humberto Campana, 1998

 

Edra nasce nel 1987 in Toscana, territorio ricco di storia, cultura, arte e sapienza produttiva. Il nome deriva dalla parola greca “esedra” – luogo filosofico destinato alla conversazione e all’incontro. Edra propone progetti originali, nati da un’inedita unione di tradizione e innovazione, alta tecnologia e abilità manuali, in una ricerca continua di nuove forme, alte prestazioni e nuovi materiali.

Ricerca / La ricerca è il mezzo con cui Edra arriva a concepire i propri progetti e a realizzare i propri prodotti. Ricerca avanzata, parallelamente materica e tipologica, dove ogni dettaglio coinvolge le tecnologie più innovative e le capacità manuali più raffinate.

Tecnologia / Tecnologie avanzate, provenienti da ogni settore e applicate al design, vengono adottate nei prodotti Edra con grande capacità, ma senza essere esibite. L’hi-tech diviene semplicemente il modo per risolvere al meglio un progetto.

Manualità / L’intervento manuale si applica a tutti i prodotti Edra, e ciò rende unici i risultati di una produzione seriale. I pezzi Edra sono quindi “finiti a mano” perché è l’unico modo per ottenerli e da un simile processo fatto di sapienza e attenzione, deriva un’altissima qualità.

Comfort / Il cambiamento dei costumi sociali influenza la relazione tra corpo e oggetti, creando esigenze di nuove forme. Interpretando codici comportamentali rinnovati, Edra propone una comodità ineccepibile e oltre le convenzioni.

Matericità / I materiali usati, sono portatori di qualità sensoriali, visive, tattili ed emozionali. Attraverso la materia, trattata con grande rispetto, secondo valori forti, assoluti e dai caratteri primari, Edra raggiunge nuovi traguardi significativi per la forma.

  • Favela, Fernando e Humberto Campana, 2003
  • Rose Chair, Masanori Umeda, 1990
  • Getsuen, Masanori Umeda, 1990
  • Corallo, Fernando e Humberto Campana, 2004
  • Topolone, Massimo Morozzi, 1991
  • Bois de rose, Massimo Morozzi, 2012

 

Valerio Mazzei, Presidente Edra

Valerio Mazzei nasce a Ponsacco nel 1955. Vive e lavora in Toscana. Studia Economia e commercio all’Università di Pisa e inizia contemporaneamente a lavorare nell’azienda di famiglia.
Nel 1987 fonda Edra. Da quell’anno ne è presidente e la conduce guidato dal desiderio di creare prodotti di altissima qualità destinati a durare nel tempo, con la speranza che possano essere tramandati alle generazioni future grazie alle loro qualità progettuali, estetiche ed esecutive.

 

Massimo Morozzi, Architetto e designer

Massimo Morozzi, architetto, nasce a Firenze nel 1941. Vive e lavora a Milano. è membro fino al 1972 del Gruppo Archizoom. Dal 1972 al 1977 coordina il Centro design Montefibre per lo sviluppo di prodotti tessili per arredamento, contribuendo a fondare le discipline del Design Primario. Associato  successivamente al gruppo CDM (Consulenti Design Milano) sviluppa progetti di immagine coordinata (Aereoporti di Roma), di linee di prodotto (Louis Vuitton-Parigi). Nel 1982 apre uno studio indipendente e dirige la sua attenzione verso il settore del product design di oggetti di servizio per la casa e più generale dei beni di largo consumo. Innovazione funzionale e forte figurazione sono i referenti delle realizzazioni più recenti con Alessi, Cassina, Driade, Fiam, Giorgetti, Ideal Standard, Mazzei, Tendentse, Edra, Progetti, Metals, Sintesi. Ha sviluppato importanti progetti e realizzazioni con aziende giapponesi fra cui: concept car per Nissan; il logotipo di Crea. è art director di Edra,  sin dal suo esordio, per la quale  ha disegnato vari prodotti, tra i quali, il versatile sistema componibile Paesaggi Italiani. Ha tenuto lectures e seminari in Amsterdam, San Paolo, Melbourne, Tokyo e presso la Domus Academy e l’Istituto Europeo di Design di Milano. Le sue opere sono presenti nelle collezioni del Museum of Modern Art di New York e del Musée des Arts Decoratives di Parigi.

 

Francesco Binfarè, Designer

Dirige il Centro Cesare Cassina dal 1969 al 1975. è Art Director di Cassina dal 1973 al 1988. Progetta per Edra dal 1992 e per Magis dal 2004. Dal 1967 al 1980 realizza un ciclo di disegni che costituisce la fonte analogica più importante della sua ricerca. Al Centro Cassina trasferisce nella ricerca del Design i processi della pratica artistica e coinvolge architetti nella creazione di prodotti mito del Design italiano. Coordina la realizzazione di progetti per la mostra New Domestic Landscape al Moma di New York (1972). Realizza viaggi di ricerca in India, Stati Uniti, Giappone (1970-1973). Promuove iniziative sperimentali come Braccio di ferro per l’edizione di modelli d’avanguardia, come Environmedia per l’impiego di media interattivi nella prassi del progetto (1973). Nel 1980 costituisce il Centro Design e Comunicazione che lavora per Cassina, Marcatrè, De Padova, Venini (1980-1992). Nell’ambito dell’art direction evolve il concept dell’evento, dando allo spazio creato un tema e un titolo autonomi dalla funzione commerciale. Alcuni dei suoi lavori più interessanti sono Il Ponte 1977, Le Corbusier, I fiori crescono sulle rovine 1978, Il tempo dell’acqua o dei bagnanti dopo Marx 1982, per Cassina, Design, autoritratto con padre e architetture 1979 per Triennale di Milano, New Adam and Eve 1985 per Venini, La mia mano destra 1996 alla Galleria Milano. Ha insegnato alla Domus Academy di Milano, al Royal College of Art di Londra, all’Istituto Europeo di Design di Milano e ha tenuto workshop e conferenze in molte città del mondo. Nel 1992, in un momento di intenso dialogo con Pierre Restany, mentre sta terminando i grandi dipinti delle Tracce emozionali domestiche viene chiamato da Massimo Morozzi a progettare per Edra. Il divano L’homme et la femme, alla Galleria Kastern Greve, durante la Koln Messe del 1993 inaugura l’inizio con Edra di una collaborazione fortunata, di una stagione singolare e affascinante ricca di stimoli e di successo con l’invenzione e il disegno di modelli come Flap (2000), On the rocks (2004), Corbeille (2006), Sherazade, Sofa (2008) che riescono a coniugare la forza innovativa e il successo commerciale. Elegge il progetto degli oggetti d’arredo e in particolare dei divani perché interpellano l’Altro, lo Spazio e la Comunicazione, che sono gli ambiti di lavoro che più ama e perché più di altri devono rispondere agli interrogativi del comportamento e della relazione. Ritiene che il Design in quest’epoca di Comunicazione di massa sia più vicino all’Arte che alla Scienza, e che la Tecnica, come per i grandi pittori dell’epoca classica, sia il segreto da custodire e da coltivare. Ritiene, anche per questa ragione, che non sia possibile pensare il Design senza l’intesa e la collaborazione con l’Impresa. I divani Sofa (2008) e Brenno (2010) per Edra sono il risultato di un nuovo periodo espressivo. Nel 2011 disegna per Edra il divano Sfatto e nel 2012 la poltrona da esso derivata.

  • Vermelha, Fernando e Humberto Campana, 1998, un momento della lavorazione
  • Tatlin, Mario Cananzi e Roberto Semprini, 1989
  • Tatlin, Mario Cananzi e Roberto Semprini, 1989
  • Flap, Francesco Binfarè, 2000
  • Flap, Francesco Binfarè, 2000
  • Flap, Francesco Binfarè, 2000

 

Design factory. Il Made in Italy

Il progetto Design factory nasce lungo XfafX “Festival To design today” e s’inscrive nel quadro delle attività di design driven promosse dal professor Alfonso Acocella attraverso il Laboratorio Material Design (MD) del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara. Design factory intende avvicinare, studiare e presentare attraverso i plurimi format culturali (eventi live, interviste, video, articoli, repertori di prodotto, workshop, mostre...) le diverse realtà imprenditoriali italiane legate al mondo del design per comprendere i nessi che le collegano alle strategie di mercato, alle figure dei designer e dei creativi in genere, alla produzione di prodotti ma anche ai poli della ricerca e, in particolare, a quelli universitari. In sinergia con le finalità del network di MD – che promuove nuove forme di ricerca legate al campo del design, dei materiali, delle tecnologie, dei consumi, della comunicazione crossmediale – il progetto Design factory intende connettere e interpretare criticamente specifici “casi studio” rappresentati dal lavoro d’imprese innovative, dall’opera di designer visionari, dalla qualità di oggetti rivoluzionari, indagando e analizzando i punti di similitudine e di originalità, gli spin off, le strategie e i risultati conseguiti nel processo competitivo di progettazione, produzione e vendita del prodotto. Ispirandosi al concept e ai contenuti del libro La fabbrica del design. Conversazioni con i protagonisti del design italiano (curato da Giulio Castelli, Paola Antonelli, Francesca Picchi) che raccoglie una corposa e significativa serie di testimonianze espresse dagli imprenditori-protagonisti del famoso “Made in Italy” caratteristico emblema della raffinata produzione avvenuta lungo la seconda metà del XX secolo, il progetto Design factory ne intende idealmente proseguire l’itinerario rivolgendosi principalmente al mondo, sinora poco indagato, delle organizzazioni del lavoro. La Fabbrica del design ha spostato per la prima volta l’attenzione del pubblico di settore dalla figura del progettista a quella dell’imprenditore sottolineando come, solo grazie all’illuminata presenza  di figure decisionali, strategicamente orientate all’innovazione e al rischio imprenditoriale, capaci di comprendere il valore della sperimentazione e della qualità, sia stato possibile realizzare, nei decenni della seconda metà dello scorso secolo, il grande miracolo del Made in Italy. È indispensabile oggi reinterrogarsi sul ruolo che le aziende, sia quelle note e consolidate all’interno del mercato globalizzato sia quelle nuove ed emergenti, stanno svolgendo all’interno del mutato quadro di crisi nella promozione del design italiano nel mondo. In un’epoca di grandi cambiamenti economici e culturali le nuove strategie di mercato non favoriscono più la caratteristica piccola-media impresa italiana che grazie alla snellezza della sua struttura produttiva poteva sperimentare forme e innovare in tempi rapidissimi. Oggi grazie agli apparati tecnologici flessibili ovunque la sperimentazione è diventata elemento fondante della pratica produttiva e i costi di manodopera non rendono l’Italia più competitiva di altri paesi. Ma il piano su cui il nostro paese può ancora rivendicare una marcata differenza rispetto alla situazione internazionale è sicuramente connesso alla qualità più vasta e inclusiva dei suoi prodotti, al valore d’identità delle sue aziende e alla ricchezza di esperienze di vita memorabili che l’Italia è in grado di offrire quale patrimonio aggiunto ai prodotti fisici e materiali oggi immessi sul mercato. Il progetto Design factory si propone di intercettare ed indagare un ampio ventaglio di casi esemplari tratti dal mondo imprenditoriale italiano mettendoli a confronto per coglierne specificità e assetti innovativi in modo tale da fornire un orizzonte conoscitivo il più possibile dettagliato e completo ad uso non soltanto dell’Università e delle stesse aziende protagoniste ma utile per promuovere l’immagine del design italiano nello scenario internazionale. Grazie alla piattaforma digitale dei canali istituzionali di comunicazione xfafx.it e materialdesign.it che si ampliano – proprio con l’inaugurazione del progetto indirizzato a dialogare con le aziende – del live streaming dell’evento svolto in Palazzo Tassoni Estense il progetto Design factory avrà la possibilità di raggiungere un vasto numero di utenti appartenenti alle categorie più sensibili al tema del design riuscendo in questo modo ad attivare collegamenti trasversali e mettendo in rete un know how di altissimo valore strategico.

Elisa Poli
Lab MD Material Design
Dipartimento di Architettura, Università di Ferrara

 

 

PROMOTORI XFAFX
Università degli Studi di Ferrara
Facoltà di Architettura di Ferrara


SOSTENITORI GENERALI XFAFX
AHEC American Hardwood Export Council
Casalgrande Padana
Il Casone
Lithos Design
Pibamarmi
Giuseppe Rivadossi
Viabizzuno

 

PATROCINI E COLLABORAZIONI XFAFX
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Emilia Romagna / Provincia di Ferrara
Comune di Ferrara
ADI / SITdA / CNA
Ordini Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori
Province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena,
Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Verona

 

PARTNER XFAFX
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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

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