Smart Materials

materiopedia

Si definiscono “Smart”, cioè intelligenti, quei materiali che reagiscono con i cambiamenti dell’ambiente circostante modificando una o più delle loro proprietà (meccaniche, ottiche, elettriche, magnetiche, chimiche o termiche).
L’adattabilità dei materiali è innanzitutto misurata in ragione della loro capacità di sfruttare risorse naturali, o di reagire agli input ambientali in modo più o meno autonomo, riproducendo almeno in parte le strategie tipiche della natura animata, e quindi reagendo alle condizioni esterne in modo quasi-biologico.
Con l’aiuto della chimica, sono nati materiali nuovi prodotti dall’uomo, in grado di assumere differenti forme, aspetti, proprietà: materiali progettabili creati su misura per assolvere a precise funzioni. Si tratta dei materiali funzionalizzati, che riescono ad incorporare la capacità di reagire a specifiche sollecitazioni grazie all'apporto di sostanze capaci di modificare alcune delle loro caratteristiche fisico-chimiche, seppure ancora con risposte elementari e strettamente prevedibili, come le variazioni di trasparenza nei vetri fotocromatici o il recupero di una sagoma geometrica preordinata nelle leghe metalliche a memoria di forma. Accanto a questo tipo di tecniche di trasformazione, gli sviluppi della chimica e della fisica hanno potuto portare il livello di manipolazione dei materiali molto oltre la dimensione macroscopica, riuscendo ad operare alla scala del nanometro (pari ad 1 miliardesimo di metro, da cui il termine nanotecnologia). Cioè ad intervenire sulla materia ricombinandola e progettandola a partire dai singoli atomi e gruppi di atomi che la costituiscono, dando vita a "compositi microscopici" dotati di prestazioni su misura, completamente artificiali, ma efficienti, stabili, performanti e selettivi quasi quanto quelli presenti in natura. 
(V.Z)