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Intervista a Hermann Kaufmann

28 Luglio 2011

Dalla carpenteria di famiglia alla ribalta internazionale: le origini familiari, la "genetica" del legno, la formazione culturale a Vienna, i Maestri e l'attività professionale nel Voralrberg.

Sapiente interprete della poetica del legno in architettura, Hermann Kaufmann (1955), architetto austriaco, si fa conoscere in tutto il mondo grazie ad architetture sostenibili, essenziali e ad alta efficienza energetica. Sperimentatore curioso, fa sistematicamente emergere dalle sue opere due fondamenti mai elusi: purezza volumetrica e utilizzo della minima complessità necessaria al fine.
Appassionatosi all’architettura grazie a Leopold Kaufmann - zio e uno dei maggiori e più illuminati imprenditori del legno del Vorarlberg - studia prima alla Technishen Universität di Innsbruck poi alla Technishen Universität di Vienna.

Quando l'architettura è manifesto del pensiero progettuale etico, di un artigiano del legno che lavora per la collettività e il suo territorio: il Gemeindezentrum di Ludesch (AUT).
Qui l’incontro con il Prof. Ernst Hiesmayr, uno dei migliori interpreti del modernismo post-bellico austriaco, ne perfeziona metodologicamente l’approccio progettuale. Nel 1983 la scelta di associarsi con l’ing. Christian Lenz e di aprire con lui uno studio. Oggi, a distanza di quasi un trentennio, l’Architekturbüro a Schwarzach è ancora il centro dell’universo Kaufmann; il Vorarlberg prima, l’Europa poi, gli scenari d’azione.
Già Visiting Professor alla T.U. di Graz e all’University of Ljubljana (SLO) , dal 2002 è docente di Costruzioni in legno e oggi vice-Preside, alla Technishen Universität München (GER). La sua ricca produzione architettonica spazia dall’edilizia residenziale monofamiliare al social housing, dall’edilizia scolastica e per la collettività a quella industriale.

Le motivazioni del premio "Spirit of Nature Wood Award 2010", il libro "Hermann Kaufmann WOOD WORKS", la verifica della qualità del progetto e dell'abitare secondo Hermann Kaufmann.

Tra le opere citiamo: l’industria Kaufmann Holz-AG a Reuthe (1992), Il complesso residenziale Wohnanlage Ölzbündt a Dornbirn (1997), il ponte ciclabile Fahrradbrücke a Gaißau (1999), l’Architekturbüro a Schwarzach (1999) con Christian Lenz, Casa Fuchs a Bregenz (2001), il complesso residenziale Mühlweg a Vienna (2006) con Johannes Kaufmann Architects, Il Gemeindezentrum di Ludesh (2005), il rifugio Olpererhütte (2007) e la nuova sede dell’industria Sohm (2009).
Vincitore di moltissimi concorsi e premi, nazionali ed internazionali, segnaliamo lo Spirit of Nature Wood Architecture Award (Helsinki, 2010), Staatpreis Architecture_Industrie und Gewerbe (2010), Global Award for Sustainable Architecture (2007), oltre ai numerosi Best Architects Award e Holzbaupreis Voralberg.

Theo Zaffagnini

 


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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

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Alfonso Acocella
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