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MD Journal [5] 2018 DESIGN E TERRITORI

31 Ottobre 2018

 

La competitività di imprese e territori è sempre più legata alla capacità di produrre e utilizzare conoscenza. Conoscenza che gli economisti distinguono in tacita e localizzata e codificata e transnazionale. Da un punto di vista strettamente produttivo la conoscenza tacita è la capacità del costruttore-artigiano che si tramanda(va) di generazione in generazione, oralmente e attraverso i gesti e le azioni, in bottega. Mentre la conoscenza codificata è propria della comunità scientifica, caratterizzata da convenzioni e linguaggi universali [2]. Gli economisti concordano anche che la specificità del modello produttivo italiano è sempre stata la centralità delle conoscenze tacite fondata proprio sulle peculiarità locali. Esse hanno agito «da serbatoio di significati originali ai quali le imprese hanno saputo attingere ed hanno elaborato creativamente per sostenere la propria competitività a livello nazionale e internazionale» (Bettiol, Micelli, 2005, p. 108). Già con gli anni Novanta del Novecento sono apparsi evidenti i limiti di tale modello e la necessità di innescare un mix tra le due forme di conoscenze. In questo periodo si è avvertita la necessità di amalgamare le conoscenze tacite e locali con altre di carattere inter-culturale e trans-culturale, ciò senza, però, rinunciare a coltivare le proprie differenze originali diverse da quelle disponibili nel sapere globale (Rullani, 2004). Si è compreso che i sistemi produttivi territoriali sono chiamati a rinnovare il patrimonio di conoscenze e competenze alla base del successo delle imprese, muovendo da un ripensamento delle fonti della creatività.

 

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MD Material Design
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ISSN 2239-6063

edited by
Alfonso Acocella
redazione materialdesign@unife.it

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